“ Che tu creda di potere o di non potere…hai comunque ragione “
(Henry FORD)
Con il termine di “Coaching” si definisce un metodo mirato in primis ad esplorare le risorse e le potenzialità della singola persona e di conseguenza a svilupparle valorizzandole, permettendo di divenirne consapevole e raggiungendo così un elevato livello di autonomia e responsabilità.
Troppo spesso le credenze limitanti , i condizionamenti, le emozioni negative (paura, ansia…) bloccano l’individuo nella libera espansione delle intrinseche qualità, rilegandolo a posizioni di scarsa gratificazione ed autostima e minandone di conseguenza la qualità di vita.
Nel suo libro “The inner game of tennis” Timothy Gallwey ( insieme a John Whittmore uno dei padri del coaching moderno) evidenzia come ,in ogni aspetto della vita e dello sport, non esista un avversario più temibile della propria mente e di come invece apportando modifiche al nostro “inner game” (dialogo interiore) si possano superare gli ostacoli rompendo gli schemi limitanti e raggiungendo gli obiettivi prefissati.
L’efficacia del coaching ne permette l’utilizzo in numerosi ambiti: crescita personale, mondo del business e dello sport.
Le sessioni, della durata di 45-60 minuti, avvengono a cadenza settimanale o bisettimanale, dopo aver stilato un “accordo di coaching” in cui le entrambe le parti, cioè il coach ed il coachee(cliente) si impegnano a collaborare per il raggiungimento dell’obiettivo dichiarato.
L’obiettivo deve avere precise connotazioni: dev’essere Specifico, Misurabile e monitorabile, Attuabile,Rilevante,declinato Temporalmente, Ecologico, Responsabilizzante ed infine avere una rilevanza Positiva (Obiettivo S.M.A.R.T.E.R.+)
In conclusione va ribadito il concetto che la nostra mente riveste un ruolo fondamentale nel raggiungimento di risultati prefissati e se ognuno di noi è consapevole delle proprie risorse e di come utilizzarle , tutto diviene facilmente attuabile e profondamente gratificante…